Non è la più forte delle specie che sopravvive, nè la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti (Charles Darwin)

mercoledì 18 luglio 2012

Le nuove specie scoperte

"L'ipotesi più importante di tutta la biologia, per esempio, è che ogni cosa che l'animale fa, l'atomo lo fa. In altre parole non c'è niente che le creature viventi facciano senza che lo si possa ricondurre al fatto che sono composte di atomi in accordo con le leggi della fisica."

 Caerostris darwini:
Questo ragno della specie Caerostris darwini è in grado di tessere la tela più grande mai conosciuta, che può raggiungere i 25 metri di larghezza, fino ai 2,8 metri quadri totali.
 La seta con cui è formata, è molto più resistente di quella degli altri ragni, tanto da essere il materiale biologico più resistente mai studiato, dieci volte di più di un filo di Kevlar delle stesse dimensioni.
(Images © Matjaž Kuntner)






Glomeremus orchidophilus:

Questa specie è l'unico impollinatore dell'orchidea Angraecum cadetii, fiore in via di estinzione che cresce nell'isola di Réunion, nell'Oceano Indiano occidentale. Il grillo rappresenta il primo caso di impollinazione di piante da fiore da parte di un insetto dell'ordine degli ortotteri.(courtesy of Sylvain Hugel)

Halieutichthys intermedius:
 Questa specie di pesce della famiglia degli Ogcocephalidae è stata scoperta poco prima della perdita di petrolio nel Golfo del Messico, nel 2010, avvenuta proprio nel suo habitat. Ha una forma particolare, piatto come una frittata, si sposta con movimenti goffi delle pinne e ha grandi occhi sporgenti.
(credit: Prosanta Chakrabarty)



Mycena luxaeterna:
 
Questa nuova specie di funghi, scoperta in uno pochi habitat della foresta Atlantica rimasti intatti vicino San Paolo, in Brasile, emette una luce giallastra per 24 ore al giorno dal gel che ricopre i gambi. La sequenza del DNA di questa specie aiuta a capire l'origine e l'evoluzione della bioluminescenza nei funghi. Su circa 1,5 milioni di specie diverse, solo 71 sono conosciute come bioluminescenti e questa è una delle specie a maggior impatto visivo.
( © Cassius V. Stevani/IQ-USP, Brazil)

Saltoblattella montistabularis:

Questa nuova specie di scarafaggio ha una morfologia insolita, con zampe profondamente modificate per il salto. Prima  della sua scoperta, gli scarafaggi in grado di saltare erano una specie conosciuta solo nel tardo Giurassico. Questo scarafaggio ha una  capacità di salto paragonabile a quella delle cavallette. Gli occhi a forma emisferica sporgono dai lati della testa, le antenne hanno un ulteriore punto di attacco in modo di stabilizzarle durante il salto.
(courtesy of Mike Picker) 

Tyrannobdella rex:
A) mascella di Tyrannobdella rex; B) ventosa anteriore; C) denti di T. rex; D) denti di sanguisuga Limnatis Paluda
Questa sanguisuga è stata trovata nelle mucose di una bambina in Perù. E' insolita perché è l'unica specie di sanguisuga con una sola mascella dotata di denti così larghi.
(Images courtesy of PLoS ONE)


Rhinopithecus strykeri:

Scoperta in Birmania e già a rischio estinzione. Si stima sopravvivano appena 350 esemplari. Gli unici esemplari pervenuti ai ricercatori purtroppo sono quelli morti per mano dei bracconieri. Una curiosità: starnutiscono quando piove. Una caratteristica che può sembrare simpatica che però è anche il loro punto debole, dal momento che i cacciatori le localizzano facilmente proprio perché starnutiscono.


Kollasmosoma sentum:

Vespa parassita che ha una strategia d’attacco a dir poco terrificante. Quando ha individuato il suo obiettivo, attacca piombando giù dal cielo come un bombardiere e deposita un uovo, proprio come fosse una bomba, su una formica, ignara di tutto. Incursioni aeree che durano frazioni di secondo (0,052) e che trasformano la vittima nel futuro pasto della larva della vespa. Sembra crudele, vero? In realtà sono strategie di sopravvivenza.

Bulbophyllum nocturnum:

 Un fiore meraviglioso e bizzarro che ama la movida. Scoperto in Nuova Guinea, si schiude in tutto il suo splendore dopo le dieci di sera e si richiude il mattino seguente dopo dodici ore. La pianta rischia l’estinzione a causa della perdita di habitat provocata dal disboscamento selvaggio.




FONTI:
LE SCIENZE: La Top Ten delle specie scoperte nel 2010
La top ten delle nuove specie scoperte nel 2011
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