Non è la più forte delle specie che sopravvive, nè la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti (Charles Darwin)

martedì 3 gennaio 2012

LO STRESS

 La paura del pericolo è diecimila volte più agghiacciante del pericolo stesso: il peso dell'ansia ci pare più greve del male temuto (Daniel Defoe)


Tutti noi, nel corso della nostra vita, sperimentiamo situazioni definite "stressanti".
Ma cosa è lo stress?
Lo stress, spesso viene confuso con l'essere sotto pressione, ma in realtà esso è un normale meccanismo di difesa, che il nostro organismo mette in moto, per adattarsi ai cambiamenti e alle sollecitazioni provenienti dall'ambiente e che ci permette di affrontare determinate situazioni che si presentano nel corso della vita, situazioni da noi viste come momenti di pericolo, ad esempio un esame, un colloquio di lavoro ecc... Da questo punto di vista, lo stress è un meccanismo positivo, ma spesso il nostro organismo perde il controllo e diventa nocivo per la nostra salute.

Lo stress è un processo importante per l'organismo e non riguarda soltanto gli esseri viventi più complessi  come l'uomo e i mammiferi in genere, ma anche microrganismi procarioti come i batteri. E' un meccanismo di difesa che ci aiuta a fronteggiare situazioni difficili e non solo, ci aiuta anche a riparare e a proteggere le nostre cellule, i nostri tessuti e tutte le sostanze organiche di cui siamo formati.
Prima di vedere i meccanismi biologici di risposta allo stress, è necessario approfondire il sistema maggiormente coinvolto, il sistema endocrino, in particolare la via Ipotalamo-ipofisi-surrenali.

IL SISTEMA ENDOCRINO

Il sistema endocrino collabora col sistema nervoso per coordinare le diverse attività dell'organismo, per il corretto funzionamento degli organi. Esso è formato da diverse ghiandole, distribuite in tutto l'organismo che, a volte, assomono l'aspetto di veri e propri organi. Sono ghiandole endocrine, che a differenza di quelle esocrine (ghiandole lacrimali, sudoripare, salivari e mammarie), non hanno lo sbocco all'esterno, quindi riversano il loro secreto (ormoni) direttamente nel sangue. Nell'immagine a lato sono rappresentate le ghiandole endocrine del nostro organismo, a partire dall'ipotalamo, ipofisi, tiroide, pancreas, surrenali, testicoli, ovario. Quelle maggiormente coinvoltenelle risposte allo stress, sono le ghiandole surrenali, chiamate così, perchè si trovano a mò di cappuccio sui reni.
La ghiandola surrenale è costituita da due parti funzionalmente distinte: una porzione esterna, corticale, ed una interna, la midollare.
La corticale a sua volta si distingue in  glomerulare, fascicolata e reticolare. La parte fascicolata secerne il cortisone ed è quella maggiormente implicata nei meccanismi di risposta allo stress. La midollare del surrene, invece, secerne adrenalina, noradrenalina e dopamina neurotrasmettitori coinvolti nella prima fase di risposta allo stress di attacco e fuga.

MECCANISMI BIOLOGICI DI RISPOSTA ALLO STRESS

  Vediamo ora quali sono i meccanismi biologici di una reazione normale di stress.
Fondamentalmente i meccanismi sono tre:
  • Allarme: in questa fase l'organismo si mobilita contro l'agente stressante ed è caratterizzata da diverse modificazioni biochimiche a livello dell'organismo. In presenza di una situazione nuova o difficile da affrontare, l'organismo si allerta, immagazzinando l'energia necessaria per fronteggiare l'agente stressante, ma spesso ciò non è sufficiente, creando una situazione di disagio, che causa disturbi fisici e psichici anche molto gravi. In questa fase, vengono modificati i livelli di diversi ormoni e neurotrasmettitori: aumento del cortisolo e aumento di neurotrasmettitori di natura eccitatoria. nella fase di allarme è coinvolto il sistema nervoso simpatico e soprattutto, il sistema endocrino. In seguito ad uno stimolo esterno, il cervello attiva una serie di eventi che portano al rilascio di adrenalina e noradrenalina da parte delle surrenali. I due ormoni, la cui concentrazione aumenta nel circolo sanguigno, sono antagonisti, cioè si avrà una risposta attacco-fuga a seconda della situazione di pericolo. I sintomi caratteristici sono sudorazione, aumento dell'attenzione, aumento del battito cardiaco, senso di paura ecc.. Questi eventi sono solo di preparazione all'attacco o alla fuga davanti a situazioni di stress.
  • Resistenza: questa è la fase in cui scattano i meccanismi di difesa, caratterizzata da un aumento di pressione e il sangue viene convogliato maggiormente verso gli organi vitali come cuore, polmoni e fegato. questo è dovuto ad un aumento nel sangue di noradrenalina, maggiore responsabile dell'aumento del battito cardiaco, la serotonina coinvolta invece nella regolazione dell'umore e del ritmo sonno-veglia, questo spiegherebbe fenomeni di insonnia. In seguito a queste modificazioni dei livelli dei neurotramettitori, si mantiene alto il livello di cortisone. Il cortisone è un ormone steroideo, coinvolto negli elevati livelli di glicemia, nell'innalzamento della pressione sanguigna, nell'inibizione dell'infiammazione.. ecc ecc tutti eventi positivi che fanno stare bene l'organismo ma inibisce anche la reazione immunitaria e favorisce la ritenzione idrica. 
  • Rilascio: dopo un certo periodo di tempo, il livello dei neurotrasmettitori si abbassa, vi è una sorta di inibizione che riporta il tutto ai livelli normali. Questa inibizione è molto importante per evitare che lo stress, da evento positivo, diventi dannoso e patologico. Infatti lo stress diventa cronico e si passa quindi alla fase di esaurimento, quando i meccanismi inibitori sono alterati, portando il soggetto a non riuscire più a reagire in modo adeguato ai cambiamenti ambientali e a determinate situazioni, portando all'instaurarsi i situazioni di reattività che non hanno più lo scopo di aiutare a superare situazioni di pericolo o situazioni difficili (Sindrome di Bournout). Il soggetto risulta depresso, abusa di farmaci e fumo, mostra una facile affaticabilità e insonnia.
PER APPROFONDIRE:

Un nuovo meccanismo di regolazione della risposta allo stress

Lo stress
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