Non è la più forte delle specie che sopravvive, nè la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti (Charles Darwin)

domenica 22 gennaio 2012

L'invecchiamento umano

La natura ha creato gli uomini in modo che possono desiderare ogni cosa e non possono conseguire ogni cosa: talchè essendo sempre maggiore il desiderio che la potenza dello acquistare, ne risulta la magra contentezza di quello che si possiede, e la poca soddisfazione d'esso.  (Niccolò Machiavelli)
 Non è facile comprendere quali siano le cause che portano al decadimento dell'organismo, una cosa è certa, che tutti gli organismi viventi seguono una fase di evoluzione, in cui si accrescono, si sviluppano sino al momento massimo della capacità riproduttiva, e un periodo di decadimento in cui  perde gradualmente, impercettibilmente le sue capacità,al di là della presenza o meno di patologie in corso.
Negli ultimi anni, grazie alle scoperte in campo medico e al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie nei paesi sviluppati, si  è verificata l'innalzamento  della vita media di una persona, portando ad un aumento, nella popolazione di anziani oltre gli 80 anni e quindi un aumento della spesa sanitaria per assicurarne l'assistenza.
Questo ha portato la ricerca ad approfondire le cause e i meccanismi che portano all'invecchiamento cellulare e dell'organismo, che non è dovuto ad un solo fattore ma i fattori che intervengono e interagiscono sono numerosi, andando oltre alla biologia.

L'invecchiamento viene definito come l'insieme di tutti i cambiamenti fisiologici, genetici e molecolari che si verificano col passare degli anni, anche se è difficile dare una definizione precisa ed è impossibile stabilire il momento in cui si inizia a invecchiare, proprio perchè questi cambiamenti avvengono gradualmente, in modo quasi impercettibile, e la loro comparsa precoce o tardiva dipende da numerosi altri fattori che riguardano, non solo la situazione genetica dell'individuo, ma anche l'ambiente circostante e lo stile di vita.
L'invecchiamento è caratterizzato da una serie di cambiamenti che, superata una certa età aumentano il rischio di malattie e quindi di morte. Da un altro punto di vista, esso non si riferisce soltanto alla senescenza, ma anche all'acquisizione di altre funzioni che si hanno soltanto con l'età adulta, come la capacità di riprodursi. E' più giusto parlare in termini di velocità  dell'invecchiamento, definita come la velocità con cui si verificano tutti i cambiamenti fisiologici. Tale velocità dipende da due fattori:
  • Fattore genetico: cioè l'invecchiamento è programmato nel DNA delle cellule
  • Fattori esterni: cioè fattori che riguardano l'interazione con l'ambiente esterno, alimentazione, esposizione a sostanze chimiche ambientali, stile di vita, stress. Questi fattori, anche se  in maniera variabile, incidono sulla comparsa precoce dell'invecchiamento.
 La velocità di invecchiamento può cambiare nell'ambito di uno stesso individuo, ad esempio, una persona può sembrare vecchia nell'aspetto della pelle ma avere gli organi interni sanissimi, come anche la situazione può cambiare da un individuo ad un altro e che può dipendere da esperienze personali.

TEORIE DELL' INVECCHIAMENTO
  Sono state avanzate diverse teorie per spiegare i processi che portano all'invecchiamento, ma ognuna di queste teorie, da sola, non spiega tutto il quadro complesso che regola questo fenomeno, che fa parte della vita di tutti gli organismi viventi.

L'INVECCHIAMENTO  COME  PROCESSO GENETICAMENTE CONTROLLATO:  TEORIA DELLA REGOLAZIONE GENICA

La regolazione genica è un processo che permette alla cellula di esprimere un determinato numero di geni e di renderne silenti altri. Tutte le cellule somatiche del nostro organismo hanno lo stesso genoma, ma hanno forme, dimensioni e funzioni differenti. Le differenze che sistono tra una cellula muscolare ed una epiteliale di uno stesso individuo, ad esempio, dipende dal fatto che non tutti i geni sono sempre espressi: la cellula muscolare ne attiva alcuni di geni, altri invece rimangono silenti, stessa cosa fa la cellula epiteliale. Questa capacità di regolazione dell'espressione genica cambia con l'età. Secondo questa teoria l'invecchiamento è una conseguenza della mutata capacità di esprimere determinati geni.  Non vi sono geni che regolano la vecchiaia quanto, invece, geni che regolano la longevità. E' stato dimostrato in alcuni studi, confrontando l'espressione genica "normale", con dati di quelli che rallentano o accelerano l'invecchiamento, permettendo di identificare i cambiamenti che si verificano nell'espressione dei geni, durante l'invecchiamento cellulare, dimostrando che alcuni geni sono legati alla durata della vita. Non esistono, quindi, geni che inducono senescenza (senescence genes) ma geni che assicurano la longevità (longevity assurance genes). Nei centenari vi è una maggiore prevalenza di questi geni rispetto ad una persona con una durata "normale" della vita, dimostrando che essa è regolata non da pochi geni ma da un "pattern" genetico.

TEORIA EVOLUZIONISTICA
Secondo questa teoria, l'invecchiamento è dovuto ad una ridotta capacità di selezione naturale. L'evoluzione naturale tende ad ottimizzare la capacità riproduttiva in una determinata specie, quindi, i geni che inducono la longevità viene selezionato solo se è a beneficio della riproduzione. La durata della vita sarebbe, secondo questa teoria, il risultato di pressioni selettive che portano ad un innalzamento della capacità riproduttiva. Sono state sviluppate diverse altre teorie, nell'ambito di quella evoluzionistica, come la teoria dell'invecchiamento dei corpi eliminabili, secondo la quale, una volta che l'organismo raggiunge il successo riproduttivo, sarebbe "eliminabile". Da una certa età in poi l'organismo convoglia tutta la sua energia nella riproduzione, anzichè nei processi di mantenimento e di riparazione cellulare.
Molti dei geni che regolano la durata della vita sono collegati con quelli che regolano il metabolismo energetico. In base a quello che è stato osservato negli ultimi anni, l'invecchiamento non è altro che una strategia messa in atto dalla selezione naturale per il risparmio energetico dell'organismo. L'energia che l'organismo non utilizza viene convogliata verso la cura della progenie. Questa teoria non spiega da sola, però, le cause che portano all'invecchiamento.

TEORIA DEI RADICALI LIBERI E DELLO STRESS OSSIDATIVO

Radicali liberi
Questa teoria fu proposta da Denham Harman nel 1956 e si basa sul fatto che in condizioni fisiologiche gli organismi viventi "aerobi", cioè quelli che effettuano la respirazione cellulare nei mitocondri, processo alla base della produzione di energia, producono continuamente radicali liberi dell'ossigeno. Questi non sono altro che scorie del catabolismo metabolico che col passare degli anni si accumulano nell'organismo. Sono molecole instabili, a cui "manca qualcosa", pronte a reagire con qualsiasi altra molecola, dell'organismo, con cui vengono a contatto, per appropriarsi di un elettrone. In questo modo le molecole a cui è stato strappato l'elettrone diventano instabili e, a loro volta, ricercano un elettrone, innescando un meccanismo a catena. Questa serie di reazioni vengono arrestate solo con la presenza di antiossidanti. L'azione distruttiva dei radicali liberi agisce sulle cellule e le loro membrane, oltre che sulle proteine, sul  DNA, sul sistema immunitario ecc...
La conseguenza è un precoce invecchiamento cellulare e l'insorgere di varie patologie come il cancro, malattie dell'apparato cardio vascolare, diabete, cataratta, morbo di Parkinson ecc. Se i radicali liberi non vengono in qualche modo resi inoffensivi aggravano questi stati patologici. Per questo motivo alla formazione dei radicali liberi si oppongono i così detti meccanismi antiossidanti.
Quando questo stato di equilibrio si altera si ha lo stress ossidativo,   una delle cause principali dell'invecchiamento  dell'individuo.
Una dieta ricca di frutta e verdura aiuta a prevenire lo stress ossidativo. Non è sufficiente soltanto smettere di nutrirsi con alimenti dannosi per la nostra salute ma bisogna assumere un alimentazione bilanciata e corretta ricca di antiossidanti. Gli antiossidanti non fanno altro che fornire ai radicali liberi gli elettroni di cui mancano, permettendo una più facile eliminazione. Lo stress ossidativo è considerato uno dei fattori più importanti che causa l'invecchiamento e viene aggravato da alcuni fattori, quali:
  • dieta scarsa di vegetali e frutta
  • tossine ambientali
  • alcoolici
  • traumi e ferite
  • malattie croniche
  • cure farmacologiche
  • esercizio fisico eccessivo
  • stress psicologico
  • FUMO
  • esposizione ai raggi ultravioletti del sole
  • fattori genetici
Nella frutta e nella verdura troviamo le maggiori famiglie di antiossidanti presenti in natura, riconoscibili anche dal loro colore: il carotene arancione, le antocianine purpuree presenti nei frutti di bosco, il licopene rosso che si trova nei pomodori. Il nostro organismo ha bisogno di tutte queste sostanze e anche degli 8 amminoacidi essenziali. La parola "essenziale" vuol dire che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare queste sostanze e che quindi vanno assunte con la dieta alimentare. Altre sostanze antiossidanti sono l'acido lipoico, l'acido ascorbico o vitamina C, coenzima Q10, il the verde, caffè, alcuni enzimi come le catalasi che trasformano l'acqua ossigenata in acqua e ossigeno, vitamina E, alcuni elementi come zinco, selenio, rame, potassio, e gli acidi grassi poliinsaturi come l'omega 3. Un ottimoalimento per combattere i radicali liberi è l'olio extravergine di oliva per l'alto contenuto di fenoli. Il radicale libero prodotto in grande quantità è l'anione superossido O2- che reagisce con l'acqua ossigenata formando il potente radicale ossidrile OH-, molto pericoloso.

TEORIA DELLA RIPARAZIONE DEL DNA

Il nostro DNA può essere danneggiato da innumerevoli fattori, di origine esogena ed endogena. Mediante i processi di trascrizione può essere inserita una base azotata errata portando alla sintesi di una proteina non attiva o comunque diversa da quella originale. Le cellule hanno a disposizione diversi meccanismi per riparare questi danni, evitando che vengano trascritti in mRNA e poi tradotte in proteine. E' stato visto che la capacità di riparazione del DNA è direttamente collegata con la longevità di alcune specie di mammifero e si riduce con l'avanzare dell'età, determinando un aumento del numero di lesioni.


TEORIA NEURO-ENDOCRINA
Secondo questa teoria, l'invecchiamento è una conseguenza della disregolazione del sistema neuro-endocrino. Secondo alcuni studi, con l'avanzare dell'etàavvengono profondi cambiamenti nelle funzioni nervose ed endocrine che coinvolgono le cellule nervose e gli ormoni che regolano la riproduzione, la crescita e lo sviluppo. La longevità sarebbe, secondo questa teoria, regolata da segnali nervosi e ormonali.
Le sostanze che inibiscono la crescita  regolano non solo lo sviluppo ma anche l'invecchiamento e durante il ciclo della vita dell'uomo, l'equilibrio tra queste sostanze cambia continuamente. Una componente essenziale di questa teoria è l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, importante per l'omeostasi dell'organismo al variare delle condizioni ambientali. Questa capacità di mantenere inalterato l'equilibrio interno, viene danneggiata da numerosi fattori esterni. In seguito a segnali provenienti dall'ambiente, l'ipotalamo trasmette questi stimoli all'ipofisi che a sua volta produce ormoni che vanno a regolare importanti funzioni dell'organismo, agendo su organi bersaglio come le ghiandole surrenaliche, la tiroide e le gonadi. Cambiamenti che avvengono al livello del sistema neuro-endocrino portano alla fine del ciclo produttivo e alla menopausa.

TEORIA IMMUNITARIA

Secondo questa teoria, il processo di invecchiamento dipende da errori del sistema immunitario che abbassano la resistenza alle malattie infettive e la protezione contro il cancro. una delle caratteristiche fondamentali del sistema immunitario è quello di riconoscere il "self" dal "non  self", cioè riconosce ciò che è proprio dell'organismo da ciò che è estraneo. Col passare dell'età questa capacità viene meno portando il sistema immunitario a non riconoscere più come proprie le sostanze dell'organismo, producendo anticorpi contro di esse, portando alle così dette malattie autoimmuni. Il cervello, il sistema immunitario e il sistema nervoso sonosono suscettibili allo stress ossidativo. Come detto prima, lo stress ossidativo porta alla distruzione dei fosfolipidi della membrana cellulare, e dal momento che le cellule immunitarie sono ricche di acidi grassi polinsaturi nella membrana, risultano più aggredibili da parte dei radicali liberi, portandola alla disgregazione e alla perdita di funzioni. Essa, nell'ambito del sistema immunitario, svolge numerosi funzioni: riconoscimento  degli antigeni che stimolano la produzione di anticorpi, i recettori sono localizzati sulla membrana plasmatica e servono per il riconoscimento delle altre cellule del sistema immunitario. Come possiamo vedere come la perdita di queste capacità del sistema immunitario,con l'avanzare dell'età e con l'accumulo di radicali liberi, portano alla senescenza.

TEORIA UNIFICANTE

Nessuna di queste teorie è in grado, in realtà, di spiegare, da sola, il complesso fenomeno dell'invecchiamento. E' ormai chiaro che le cause che portano alla senescenza dipendono da numerosi fattori e non da uno solo. A questo proposito è stata avanzata la teoria unificante che comprende più teorie sopra descritte. Secondo questa teoria, l'invecchiamento dipende da fattori sia genetici che ambientali. L'organismo è continuamente esposto all'azione di numerosi agenti dannosi sia esogeni che endogeni che per poterli neutralizzare e mantenere l'equilibrio interno inalterato, le cellule hanno evoluto diversi meccanismi di difesa e di riparazione. L'invecchiamento è dovuto al deterioramento di questi meccanismi e la longevità dipende dal livello di efficienza di questo sistema. Il tutto è sotto il controllo genetico.

CARATTERISTICHE DELL'INVECCHIAMENTO

Vediamo ora come cambia il nostro organismo con l'età e quali sono le caratteristiche dell'invecchiamento:
  • Con l'invecchiamento i capelli diventano bianchi, crescono più lentamente e diventano sottili;
  • la pelle diventa meno elastica e rugosa soprattutto in volto e alle mani;
  • le unghie diventano opache e facilmente sfaldabili:
  • Si riducono le masse muscolari e diminuisce la forza di contrazione muscolare;
  • il peso del corpo tende in genere a diminuire, diminuisce la massa osseo con conseguete predisposizione alle fratture;
  • riduzione dell'udito e della vista
  • tende ad aumentare la pressione sanguigna, le arterie diventano più rigide portando all'arteriosclerosi
  • perdita progressiva dei denti che comporta una conseguente difficoltà di masticazione;
  • l'intestino diventa più pigro
  • la guarigione delle ferite è più lenta
Molte di queste caratteristiche compaiono dopo i 70 anni, anche se non bisognerebbe generalizzare, perchè la comparsa di molte di queste sono soggettive, addirittura in alcuni individui compaiono lievemente oppure mai.

CONCLUSIONI
 Le teorie che abbiamo descritto e che sono state avanzate per spiegare l'invecchiamento biologico, non spiegano da sole il complesso fenomeno della senescenza dell'uomo, che occupa la posizione più alta dell'evoluzione animale e che  è caratterizzato da altri fattori come l'intelligenza e i sentimenti.
L'invecchiamento è quindi caratterizzato da altri fattori:
  • Il livello di istruzione: la formazione culturale ha un ruolo molto importante e agisce in maniera positiva sull'invecchiamento e la durata della vita. Numerosi studi hanno dimostrato che gli uomini di culura vivono più a lungo dei manovali. Questo potrebbe essere una conseguenza derivante dallo stile di vita più sano, maggiore conoscenza riguardo alla prevenzione ecc ma dipende anche dal fatto che il cervello viene mantenuto sempre attivo e dotato di maggiori capacità omeostatiche.
  • Le condizioni economiche: influiscono sullo stato psicologico dell'individuo e si traduce con una maggiore possibilità dei ricchi di accedere alle cure mediche.
  • Il profilo psicologico: molto importante è il carattere di una persona che può essere introverso o estroverso, emotivo o controllato, deciso o dubbioso. Il carattere certamente condiziona molta aspetti della nostra vita e ognuno agisce in maniera diversa ai diversi cambiamenti ambientali e allo stress. 
  • La struttura familiare: la durata della vita e l'invecchiamento sono influenzati dalla struttura familiare e dai rapporti che si hanno con le diverse generazioni. La situazione cambia se una persona vive da sola o col proprio partner e dipende dalle relazioni e dai rapporti che si hanno con i diversi componenti della famiglia.
  • Le esperienze individuali: non dimentichiamo questo aspetto importante e che influisce sulla durata della vita. Ognuno fa esperienze di vita diverse e certamente i dispiaceri portano ad accorciare la vita.
Numerosi studi hanno dimostrato che la senescenza e la longevità sono influenzate maggiormente da questi fattori che non da quelli che hanno cause puramente biologiche.

FONTI:




                                                
Teorie dell'invecchiamento
PER APPROFONDIRE:
I segreti del ritmo e della forma dell'invecchiamento

Scienza: un passo avanti nel capire la causa dell’invecchiamento

Longevità, confermata l'importanza della genetica
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2 commenti:

mirco ha detto...

brava Lio, mi è piaciuto davvero.
e finalmente ora so cosa sono i radicali liberi e gli antiossidanti.

DARK_LIONESS ha detto...

Spesso sentiamo parlare di antiossidanti, molti sanno che prevengono l'invecchiamento ma pochi il perchè bisognerebbe integrarli con la dieta alimentare... grazie mirco

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