Queste sostanze concorrono per lo stesso recettore presente sulla membrana plasmatica dei neuroni che hanno una maggiore affinità per la molecola presente nella pianta, impedendo al neurotrasmettitore di legarsi e avere la sua funzione all'interno dei neuroni.
Questa alterazione provoca più delle volte la morte delle cellule nervose che come si sa, a differenza delle altre cellule dell'organismo, non sono in grado di rigenerarsi, provocando gravi danni e effetti collaterali come turbe di memoria ed euforia.
Lo studio del principio attivo della Cannabis e i suoi effetti sul cervello umano potrebbe essere utile a scopi terapeutici nei malati di Parkinson per alleviare la sintomatologia di questa malattia. Il problema sono appunto i gravi effetti collaterali che potrebbero essere più dannosi in un soggetto malato.
Qui di seguito sono riportati interessanti approfondimenti su questo argomento.
PER APPROFONDIRE:
Esiste una marijuana prodotta dal cervello
Come la cannabis disorganizza il cervello
Cannabis: da droga a farmaco?
2 commenti:
Clicco MI PIACE sui commenti ^_^
Qualora mi venisse il Parkinson a 80 anni morirò felice ^_^
ahahahahahaaha Step...comunque questo argomento va approfondito assolutamente...
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